Il primo
post lo dedichiamo a Enrico VIII d'Inghilterra, la cui storia si
presta particolarmente al nostro blog in quanto è degna di
Beautiful.
Ah, Enrico
VIII, un uomo che la televisione ha cercato di farvi immaginare così:
Ma che in realtà era più una cosa così:
La
parte di Enrico VIII sarà oggi interpretata da Giuliano Ferrara
Enrico VIII Tudor, dicevamo, nasce il 28 giugno del 1491 a Greenwich, dove forse il meridiano gli era caduto in testa, visto quello che poi andrà a combinare una volta cresciuto.
Enrico aveva 5 fratelli, di cui solo in tre sopravvissero (forse per gli altri due il meridiano fu fatale, ma in assenza di documentazione coeva e attendibile potrebbero essere solo dicerie). Il primogenito, il povero Arturo, legittimo erede al trono ed evidentemente non particolarmente avvenente
muore poco aver sposato Caterina d'Aragona.
Le
fonti la descrivono come “piuttosto topa”
Come
se questo non bastasse il poveretto muore pochi mesi dopo il
matrimonio. Mettiamo da parte il sentimento di pena provato nei
confronti di questo giovane uomo, e poniamoci quella che anche ai
tempi fu la questione fondamentale: ma questi due, prima della morte
del povero Arturo, avevano consumato o no?
Caterina,
donna di una fede religiosa così profonda dallo sfiorare
l'ossessione, giurava che no, non aveva mai ceduto il suo
preziosissimo fiore al marito recentemente defunto. Arturo, dal canto
suo, pare se ne andasse in giro per il Galles dicendo frasi di una
certa eleganza, come “Stanotte son stato nel bel mezzo della
Spagna”. Un problema di un intero stato riassunto in uno dei grandi
problemi della storia dell'uomo: donne che negano di aver fatto cose
di cui gli uomini si vantano.
Inizialmente
venne data per buona la versione di Caterina, poiché in questo modo
poté essere data in sposa al fratello minore di Arturo, Enrico VIII.
Enrico
VIII nella sua posa di vittoria. Questa volta Enrico VIII verrà
interpretato da se stesso.
Quando
si dice dalla padella alla brace. E poi grazie mille che questa
passava le giornate a pregare.
Il
matrimonio con Arturo si celebrò nel 1501, quello con Enrico VIII,
nel 1509. Vi state chiedendo cosa fece in quegli anni la povera
Caterina? Fu tenuta praticamente prigioniera a Londra, in gravi
ristrettezze economiche. Come se la cosa non fosse già abbastanza
umiliante, nel frattempo morì sua madre, cambiando tutte le carte in
tavola su questioni di corone ed eredità e portando così il valore
matrimoniale di Caterina ad abbassarsi.
Sì,
avete letto bene: valore matrimoniale.
Per
mantenere se stessa e le dame di compagnia Caterina diventò
ambasciatore spagnolo in Inghilterra. Ci troviamo qui davanti a due
primati: il primo riguarda il fatto che lei fu la prima ambasciatrice
donna della storia, il secondo è che è stato uno dei rarissimi casi
in cui la morte di una suocera è effettivamente una pessima notizia
per lo sposo.
Pur
in mancanza dell'illustre suocera, il 23 giugno del 1509, la
ventitrenne Caterina sposa il quasi diciottenne Enrico VIII, fra il
giubilo generale, i banchetti e la nomina di nuovi Cavalieri Del
Molto Onorevole Ordine del Bagno (nome originale: The
Most Honourable Military Order of the Bath).
Sembra
che questo fosse un articolo da regalo particolarmente in voga negli
anni '10 del '500.
Tutto
è bene quel che finisce bene?
Temo
di no, perché siamo solo alla prima delle sei mogli di Enrico VIII.
Finalmente
Caterina arrivò alla conclusione che a 23 anni, al suo secondo
matrimonio, forse era il caso di abbandonare il personaggio della
pura fanciulla di bianco vestita, e decise finalmente di cedere il
suo fiore al secondo marito. Purtroppo però, nonostante i ripetuti
tentativi di dare alla luce un erede maschio, perse diversi bambini e
su sei volte che rimase incinta, solo una volta riuscì a far nascere
un neonato sano: la piccola Maria*, nel 1516. Enrico però non poteva
certo dirsi contento, poiché gli anni passavano e dell'erede maschio
tanto sperato neanche l'ombra. E così, nel momento in cui diventò
evidente che Caterina non avrebbe potuto dare altri figli al sovrano,
il sovrano cominciò a guardarsi altrove. Non che la faccenda dei
figli sia stato l'unico motivo dell'infedeltà del re, dato che già
durante gli anni precedenti aveva avuto due amanti: Elizabeth Blount
e Maria Bolena. Non contento, decise di incasinare ancora di più la
sua situazione sentimentale corteggiando Anna Bolena, sorella della
sua precedente amante.
Non
ci facciamo mancare niente, insomma.
Ma
come fare per sposare Anna Bolena con Caterina ancora viva e vegeta,
per quanto ingrassata, invecchiata e in menopausa? Enrico cercò
inizialmente di convincere la seconda a ritirarsi a vita monastica,
vista la sua incrollabile fede. Consiglio a cui pare che rispose:
"Dio non mi chiamò mai per il monastero, io sono la vera e
legittima moglie del re".
“Ma
fatti tu suora, stronzo.”
Enrico
VIII, con la sua profonda conoscenza della natura femminile, sapeva
benissimo che Caterina avrebbe potuto staccargli un braccio se solo
avesse provato ad eliminarla fisicamente, così decise che il loro
matrimonio doveva essere sciolto in quanto maledetto, poiché la
consorte avrebbe in realtà precedentemente consumato il matrimonio
col fratello Arturo.
Era
dai tempi della Madonna che la questione della verginità di una
donna non si faceva così complicata.
Visto
che nel XVI secolo il modo di dire “una volta ogni morte di papa”
non si applicava, il papa era già cambiato, e a quello nuovo (Paolo
III) si dovette spiegare tutta la faccenda del matrimonio (approvata
ai tempi da Giulio II) chiedendone l'annullamento.
Per
essere conosciuto come il “papa guerriero” Giulio II si mostra
qui con la sua migliore espressione da chemmetoccafa'percampare.
Papa
Paolo III, che proprio in quel periodo era troppo impegnato ad avere
visioni sul Concilio di Trento, gli rispose che non se ne parlava.
Paolo
III tutto preso a farsi distrarre dalle sue visioni
Fu
allora che Enrico VIII decise di fare la cosa più sensata che possa
saltare in testa a un uomo sano di mente che voglia divorziare dalla
moglie invecchiata per mettersi con una sua dama di compagnia di 17
anni più giovane di lui: creò una nuova Chiesa*.
Così,
il 25 gennaio del 1533, sposò Anna Bolena.
Certo
però, sai che non finirai troppo bene se in antropologia forense dai
il nome ad un tipo di decapitazione.
*La
piccola Maria, che vide cacciare dal trono la propria madre da un
padre che un bel giorno decise che non erano più cattolici solo per
poter divorziare, non la prenderà bene.
Una
volta cresciuta e salita al trono sarà conosciuta con il nome di
Bloody Mary, poiché fece uccidere centinaia di protestanti nel
tentativo di riportare il cattolicesimo in Inghilterra.
Qualcuno
ha detto “Daddy issues”?
Nessun commento:
Posta un commento