In seguito alla morte di
Jane Seymour, come abbiamo detto, Enrico entrò in una forte
depressione: per due anni non ne volle sapere di donne. Si occupò
solo del suo pargoletto, sviluppando una piccola ossessione che
consisteva nel fargli pulire la stanza almeno 3 volte al giorno e non
permettere a nessuno che non si fosse lavato prima di toccarlo.
Dopo due anni da vedovo
decise però che era ora di trovarsi una nuova signorina da sposare,
e così mandò in giro per il mondo i suoi ambasciatori con un ordine
chiaro e preciso: “trovatemi una moglie. E che sia topa.”
Fu così che si fece
avanti Guglielmo di Clèves, fece fare un bel ritratto alla sorella
Anna e lo spedì a Enrico VIII con una letterina che diceva: “Mi
hanno detto che stai cercando moglie. Io avrei giusto giusto una
sorella minore che a 11 anni è stata promessa a Francesco I di
Lorena ma che ora è single.”
E fu così che dopo
qualche trattativa la giovane Anna, allora ventitrenne, venne
promessa in moglie a Enrico VIII e ne fu resa partecipe solo a cosa
fatta.
Nell'immagine Anna cerca di mantenere un contegno mentre pensa: "Enrico
VIII? QUELL'ENRICO VIII?"
Fortunatamente alla corte
di Clèves erano molto più lontani che altrove dall'emancipazione
femminile e così Anna non potè imprecare in altre lingue che il
dialetto tedesco dei Paesi Bassi, poiché quella era l'unica che
parlava. Venne spedita in Inghilterra a sposare Enrico VIII che
ormai, ricordiamo, aveva quasi 50 anni e non era certo uno
splendore.
Come l'amata e troppo
presto perduta Jane, Anna non era particolarmente civetta né
particolarmente colta, dimostrava un certo contegno e aveva un carattere
mite. Insomma, per Enrico VIII una donna i cui hobby fossero il
taglio e cucito sembrava davvero perfetta.
Arrivò dopo tre mesi di
viaggio (TRE MESI), dove dimostrando di non essere colta ma di essere
sicuramente sveglia, decise di informarsi su quali fossero gli usi e
i costumi della terra di cui sarebbe diventata regina entro breve.
Il primo incontro pare
avvenne il 1 gennaio del 1540, quando durante i festeggiamenti per il
Capodanno Enrico si introdusse di nascosto nella sua stanza, dove lei
lo ignorò.
Macchevvuole
questo, che io sono qui a reggere i miei fiori e giocare con la mia arancia.
E lui reagì un po' come
la volpe e l'uva: “BEH TANTO NON LA VOGLIO COMUNQUE”.
Il 6 gennaio si sposarono
ma il matrimonio non venne consumato. Da un lato Enrico lamentava il
fatto che non fosse assolutamente topa come gli avevano fatto credere
con quel ritratto. Dall'altro invece Anna era convinta che il
matrimonio venisse consumato ogni notte, quando Enrico le dava il
bacino della buonanotte. E solo quello.
“Caro Cioè, sono diventata da poco regina di Inghilterra. Il re mi
bacia sulla guancia ogni sera prima di andare a dormire. Sono
incinta?”
Il tempo passava ma
niente, Enrico VIII proprio non riusciva a consumare questo
matrimonio a causa della scarsa avvenenza della povera Anna e così
cominciò a sfogarsi altrove, per la precisione con Caterina Howard.
Cugina di Anna Bolena. Sì. Io non credo che a questo punto serva
ancora commentare.
Fu così che, invaghitosi
dell'ennesima dama di compagnia, Enrico VIII decise di divorziare da
Anna, attaccandosi al fatto che lei a 11 anni era stata promessa in
sposa a Francesco I di Lorena. Il 24 giugno dello stesso anno del
matrimonio Anna venne informata dell'annullamento,
reagendo con un sospiro di sollievo. Visto che aveva fatto la brava e
non aveva rotto le scatole, Enrico decise di ricompensarla dandole le
proprietà un tempo appartenenti ai Bolena (di cui ricordiamo, frequentava una cugina di primo grado) e una rendita annua di 4000 sterline. Che ai tempi
erano TANTE. Ma TANTE eh.
Dopo il divorzio pare che
il rapporto fra i due rimase cordiale, a riprova del fatto che
l'amicizia fra uomo e donna può esistere se fra i due non c'è
attrazione fisica. Anna non si risposò e visse circondata dalla sua servitù. A me piace immaginarla a bersi mojito sul patìo della sua
residenza di campagna seduta su un trono di monete d'oro, ma voi potete immaginarvela come volete.
Anna lasciava la sua
residenza di campagna per andare a partecipare alle feste a corte, dove fece
particolarmente amicizia proprio con Caterina, la nuova amante del
re, con cui danzava tutta notte al posto del sovrano che ormai era troppo
vecchio per farlo. * ammicc ammicc *.
Morì a 42 anni -ai tempi
un bel traguardo-, lasciando un sacco di soldi alla servitù.
E come
se ciò non bastasse, questa è la sua lapide:
Ma tu guarda! E pensare che sono stata regina solo per sette mesi!
Nessun commento:
Posta un commento