mercoledì 26 novembre 2014

Romeo sta ad Edward come Giulietta a Bella.

Oggi, signori e signore, vi narrerò di una delle più belle, romantiche e toccanti storie d'amore di tutti i tempi. 
State per leggere dell'amore perfetto, l'archetipo della storia d'amore, vissuta e consumata nella passione, ma avversata crudelmente dalla società. 
Una di quelle vicende strappalacrime che vi riempiranno il cuore di tenerezza e vi faranno desiderare di poter vivere voi stessi un amore così grande e così profondo. 










NO!
NO! 
Non è vero!
Romeo e Giulietta non è una bella storia d'amore!
Fatevene una ragione.

Siamo a Verona nel 1500, dove due famiglie rivali, i Capuleti e i Cullen Montecchi, si osteggiano ormai da generazioni per ragioni che nessuno ormai ricorda.
Probabilmente qualcuno aveva barato alla tombola di Natale.
È un bel pomeriggio di sole quando i membri della servitù delle rispettive famiglie, incontratisi ad un benzinaio e con indosso delle camicie improbabili, decidono di darsele di santa ragione. Grazie Baz Luhrmann.
Arriva quindi il principe di Verona che, infastidito dal fracasso, dice che o la piantate di fare tutta 'sta caciara, oppure i vostri padroni alla prossima ci rischiano la pelle.
La servitù quindi sparisce con la coda tra le gambe.
Appare quindi, con un cambio di scena, la protagonista della nostra vicenda.
Giulietta; una fanciullina appena quattordicenne che è stata promessa in sposa al conte Paride.
Giulietta: bella, mite e gentile e con le doti recitative ed espressive di un oompa loompa

Il conte Paride, edaiedaiedai, è riuscito a convincere il signor Capuleti a consentirgli di corteggiare la figlioletta ad un ballo che si terrà di lì a poco. 
Cheppalle, pensa Giulietta, devo fare cose, vedereggente e parlare. Preferivo stare a casa a leggere Hunger Games. 
Dall'altro lato (altro cambio di scena) abbiamo Romeo, giovane rampollo dei CullenMontecchi, che si strugge per una tizia, la bella Rosalina, che mai in tutto il testo apparirà di persona.

 Romeo si strugge. Ah, come si strugge. Povero caro. 

Per distrarlo dai pensieri suicidi che Romeo accarezza a causa delle sue pene d'amore, il cugino Benvolio e l'amico (ammic-ammic, capisc'ammè)  Mercuzio gli propongono di andare a casa Capuleti e di partecipare alla FFFFESTA!! cit. 

Questa è una citazione che capiranno più o meno in cinque, ma mi è stata richiesta, dovevo...

A questo punto i due fanciullini si incontrano, chiacchierano poco pochino e niente, si innamorano. 
Scusa, Rosalina chi? 
Peccato che, guarda caso, le rispettive famiglie si odiano da tempo immemore e questo ups potrebbe essere un problema. 
A questo punto, abbiamo la scena del balcone.
AH! La scena del balcone.
Lei, lui, i grilli, lei quattordici anni, lui venti, si conoscono solo da qualche ora ma vogliono sposarsi in segreto... 
CHECOSA? 
Vabbè. Contenti loro. 
Così è deciso, e il giorno dopo con la complicità della Balia di Giulietta (unico personaggio di spessore di tutta 'sta tragedia) i due innamorati si fanno sposare in gran segreto da Frate Lorenzo sperando che la loro unione possa portare un po' di pace tra le due famiglie. 
Non so voi, ma dalle mia parti si dice esticazzi! 
Infatti, manco a dirlo, succede un casino della miseria: Romeo passeggia felice e beato pensando alla lista nozze, quand'ecco che arriva Tebaldo (cugino di Giulietta) che comincia a fare brutto e parafrasando gli dice qualcosa del tipo ti faccio un culo così 
Romeo tergiversa e Mercuzio l'amico *ammic ammic* raccoglie la sfida al posto suo.
Inutile dire che Tebaldo uccide Mercuzio e Romeo uccide Tebaldo.
E mo 'so cazzi.
Arriva infatti il Principe, quello dell'inizio, e chiede due cosine; Benvolio spiega, signora Capuleti non ci crede, Romeo viene condannato all'esilio o alla morte se non lascerà la città entro l'alba.
Al che Giulietta viene informata di tutti questi accadimenti e si dispera.

Oh, a me sembra la stessa faccia di prima, ma facciamo finta che no

A questo punto, sempre grazie alla Balia (che ripetiamolo è l'unico personaggio degno di nota) i due riescono ad incontrarsi prima della partenza del bel Romeo e passano insieme la loro unica e sola notte d'amore. 
Se ne sia valsa o meno la pena Shakespeare non ce lo dice; ma ci piace pensare che sì. Almeno questo. 
A questo punto Romeo fugge a Mantova e Giulietta viene informata che il giovedì seguente verrà celebrato il suo matrimonio con il conte Paride. 
Quando si dice dalla padella alla brace. 
Giulietta, sempre più disperata, corre da Frate Lorenzo supplicando per un aiuto; il Frate, che è solito intrattenersi con Walter White, da a Giulietta una fiala contenente una pozione che la condurrà in uno stato di morte apparente. Così potrà sfuggire al matrimonio con Paride e raggiungere il suo bel Romeo. 
YIPPIAIEI pensa Giulietta, e ingolla il contenuto della fiala. 
La fanciulla viene quindi seppellita (viva) nella tomba di famiglia accanto al caro Tebaldo, peccato che Romeo venga informato dal suo servo della di lei morte e decida di fare la cosa più sensata alla quale avrebbe potuto pensare. 
Procurarsi dell'arsenico, dare l'ultimo saluto alla sua sposa e uccidersi. 
Che romantico. 
I fiori sono così mainstream. 
D'altra parte era dai tempi di Rosalina che cercava di ammazzarsi.
Il fanciullo riesce quindi ad infilarsi nella tomba dei Capuleti e, dopo una serie di inutili tafferugli con Paride, saluta l'amata e si avvelena. 
Quand'ecco che, buongiorno raggio di sole, Giulietta si sveglia. 
Frate Lorenzo, accorso nella cripta, cerca di nascondere il fattaccio alla bimba, che però se ne accorge di lì a poco e si uccide a sua volta trafiggendosi con un pugnale. 



Ora se qualcuno di voi ha ancora il coraggio di dire che questa è una storia romantica giuro che vengo a strappargli la giugulare a morsi. 

Nessun commento:

Posta un commento