Carlo
Magno (o Carlomagno tuttoattaccato) fu re dei franchi, re dei
longobardi, primo imperatore del Sacro Romano Impero e secondo
imperatore di sticavoli.
Nacque
da Pipino il Breve e da Bertrada di Laon, in una famiglia che poteva
vantare il pessimo gusto per i nomi da generazioni. Suo fratello si
chiamava Carlomanno, tutto attaccato.
Inizialmente
i due si dividevano il regno, ma nel 771 Carlomanno morì in
circostanze misteriose, e Carlomagno ereditò tutto quanto.
"Pensava pure di fregarmi il nome cambiando una sola lettera,
'stostronzo."
Carlomagno
aveva solo 20 anni e si ritrovava a governare un regno vastissimo,
avendo unito anche la parte del fratello.
Una
volta ottenuto il trono affermò la propria autorità con continue
campagne militari: prima all'interno per eliminare i dissidenti, poi
all'esterno per allargare il regno, e già che c'era cambiò pure
moglie.
Ma prima ancora esercitare lo sguardotorvo (tutto attaccato).
"Voglio
vedere come ridono ora quelli che mi bullizzavano in terza
elementare."
L'imperatore
era un vero e proprio colosso: pare che fosse alto 192 cm, che se è
tanto per noi, immaginate quanto fosse prima dell'anno 1000. Aveva
una passione per il cibo, per le belle donne e per i cani.
Pur
essendo cristiani, nelle popolazioni germaniche era piuttosto comune
avere un sacco di concubine e cambiare moglie con la facilità con
cui noi cambiamo i calzini. Insomma, per Enrico VIII sarebbe stato un
sogno, poiché Carlomagno potè permettersi di cambiare così tante
mogli che il suo biografo personale non ne ricordava tutti i nomi.
Qui la lista di quelle conosciute:
-
Imiltrude (quella abbandonata)
-
Desiderata, con un nome troppo normale per gli standard, e che
Manzoni ha deciso quindi di rinominare ERMENGARDA nel suo Adelchi.
-
Ildegarda
-
Fastrada
-
Liutgarda
Più
alcune concubine note:
-
Maldegarda
-
Gervinda di Sassonia
-
Regina
-
Adalinda
Si
è calcolato che ebbe almeno 20 figli legittimi, a cui bisogna
aggiungere tutti quelli che ebbe dalle varie amanti. Carlomagno cercò
di offrire sempre ai poveri figlioletti qualcosa per mantenerli.
Il
più sfigato fu il primogenito, avuto dalla prima moglie (Imiltrude):
conosciuto come Pipino il Gobbo. Il problema era il seguente: i due
non si erano sposati con rito cristiano ma secondo un rito delle loro
parti che non costituiva un legame indissolubile, motivo per cui il
povero Pipino il Gobbo e la sorella non erano considerabili realmente
figli legittimi, e persero quindi i loro diritti nel momento in cui
la madre venne ripudiata.
Non
essendo più Pipino il Gobbo considerato legittimo, Carlomagno pensò
bene di passare il suo nome al terzogenito, ora primo figlio
legittimo, cambiandogli il nome da Carlomanno (nome del fratello
morto) a Pipino, perché era giusto che il primogenito portasse il
nome del nonno.
Quando
ci fu una congiura nel tentativo di uccidere l'ex
Carlomannoorapipino, Pipino il Gobbo venne accusato di esserne il
mandante e costretto a farsi monaco fu rinchiuso in un monastero.
Le
figlie invece pare non contrassero mai dei regolari matrimoni, ma
divennero concubine e amanti dei vari cortigiani. Gira voce che
Carlomagno fosse in realtà molto affezionato a loro e le usasse come
spie a corte. Quando Carlomagno morì furono costrette a farsi
monache e furono rinchiuse in un monastero.
Prima
di morire però Carlo doveva preoccuparsi della successione: col
fatto che la legge franca prevedeva che i territori venissero divisi
fra i vari figli legittimi (come all'inizio lui aveva dovuto dividere
il trono con suo fratello Carlomanno), la questione nel suo caso si
faceva complicata.
“Bene,
come dividiamo i terreni? Quanti figli hai?”
“Figli?
Io? TRE.”
“Maccome,
c'è Pipino, c'è Carlomanno, c'è Rotrude, il piccolo Rotario, la
gioiosa Adeltrude, e poi ci sono i gemelli, c'è Alpaide, c'è
Pantofolarda, c'è il giovanissimo Sticavolanno, la bella
Pneumatiltrude, l'avvenente Abelardo, gli altri gemelli, le gemelle
femmine, c'è quello gobbo, c'è Vitichindo, e poi il promettente
Ugo. Come dimenticarsi del promettente Ugo.”
“No
no. Sono TRE: sono Carlo, Pipino e Ludovico. Gli altri non contano,
ero ubriaco. Ti pare che vado a chiamare i miei figli con quei nomi
ridicoli.”
E
così, i giovani Carlo, Pipino e Ludovico si preparano a dividersi il
trono come i bravi fratelli che erano. Solo che Carlo e Pipino
morirono prima del dovuto (in circostanze misteriose?) e tutto il
trono finì sotto il sedere di Ludovico.
Quello
che mi chiedo è perché alla luce di tutto questo Dürer
preferisse tanto l'imperatore Carlomagno all'imperatore Sigismondo e
abbia deciso di renderlo così palese affiancando i due ritratti.
bello!!!!
RispondiEliminabello e utile
RispondiEliminaMa sono informazioni attendibili?
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